MOSTRA
PALAZZO FRANCHETTI, VENEZIA > 5.11.2022 – 10.4.2023
“Preferisco fare una foto che essere una foto”
(Lee Miller)
Modella, fotografa, musa, reporter di guerra, icona del Novecento. L’americana Lee Miller è stata tutto questo e molto di più, in mille vite vissute con passione e libera intraprendenza. La mostra intende rendere giustizia a questa fotografa dalla bellezza travolgente e dal dirompente talento artistico, al suo rapporto d’amore e professionale con Man Ray, sovente si dimentica infatti che fu lei a scoprire e a trasmettergli la tecnica fotografica della solarizzazione che Man Ray adottò come firma artistica per la quale si contraddistinse
L’esposizione, curata da Victoria Noel-Johnson, presenta circa 140 fotografie di Lee Miller di Man Ray, alcuni oggetti d’arte oltre a contributi video nella prestigiosa ed esclusiva sede di Palazzo Franchetti a Venezia dove i visitatori godranno di un percorso che si dipana in un racconto che parte dalla vicenda umana e artistica di Lee Miller, come modella e musa negli anni Venti quando incontra il famoso editore Conde Nast che la rende modella di Vogue, agli anni parigini in cui lavora con il celebre fotografo di moda George Hoyningen-Huene rendendo immortali alcuni suoi scatti, per giungere al cuore dell’esposizione e al rapporto con Man Ray in quel clima irripetibile d’avanguardia con gli amici Max Ernst, Pablo Picasso, Salvador Dalí e Jean Cocteau che la coinvolse nel suo film surrealista Le sang d’un poète, in cui interpreta una moderna dea d’ispirazione classica.
L’esposizione affronta anche il periodo successivo alla relazione con Man Ray, quando Miller nel 1932 torna a New York e apre un suo studio fotografico di successo, periodo in cui Man Ray, accecato dall’ira per la separazione da Lee, nell’intento di cancellarne il ricordo, sostituisce nel 1933 l’occhio sul braccio del suo celeberrimo metronomo Perpetual Motif (Moto perpetuo) con quello dell’amata.

Lee Miller, Portrait of Space, Al Bulwayeb, Near Siwa, Egypt 1937 by Lee Miller (E1905)
© Lee Miller Archives England 2022. All Rights Reserved. www.leemiller.co.uk

Man Ray, Lee Miller, 1930 ca, © Man Ray 2015 Trust / ADAGP – SIAE – 2022; images : Telimage, Paris
Si punta poi l’accento sulle creazioni surrealiste di Lee Miller fino agli scatti delle famose “vacanze surrealiste” dell’estate del 1937 tra la Cornovaglia e il sud della Francia insieme a Max Ernst, E.L.T.Mesens, Man Ray e Leonora Carrington oltre a Pablo Picasso, Dora Maar e Eleen Agar e con quello che diventerà il suo secondo marito, l’artista britannico surrealista Roland Penrose.
Non manca nemmeno il periodo egiziano di Lee, dove realizza alcuni dei suoi più affascinanti e poetici scatti tra cui il celeberrimo Portrait of Space (Ritratto di uno spazio) con la tenda o zanzariera strappata di una finestra verso l’infinito che ispirò René Magritte a dipingere Le baiser (Il bacio).
E infine il trasferimento a Londra, città dove lavora come fotografa per Vogue Inghilterra, per poi divenire fotoreporter di guerra durante il secondo conflitto mondiale, accreditata presso l’esercito americano. Dalle immagini scattate durante il Blitz di Londra alla liberazione di Parigi passando per le atrocità dei campi di concentramento di Buchenwald e Dachau fino al 1945 quando realizza l’iconico scatto nella vasca da bagno di Fuhrer presso la sua abitazione a Monaco di Baviera, per cercare idealmente di lavare via tutto lo sporco di Dachau.
Una mostra che ripercorre la vita da romanzo di Lee Miller in rapporto a Man Ray, un viaggio tra gli anni Venti e gli anni Quaranta del secolo scorso tra emozioni e atmosfere artistiche irripetibili.
“Continuo a ripetere a tutti: ‘Non ho perso un minuto in tutta la mia vita’ – ma ora so che se la ripetessi sarei ancora più libera con le mie idee, con il mio corpo e il mio amore.”
(Lee Miller)
- LEE MILLER - MAN RAY • FASHION • LOVE • WAR > 5.11.2022 - 10.4.2023 // PALAZZO FRANCHETTI, VENEZIA
- LEE MILLER - MAN RAY • FASHION • LOVE • WAR > 5.11.2022 - 10.4.2023 // PALAZZO FRANCHETTI, VENEZIA